venerdì 5 ottobre 2012

End season at Dark Point....

                                 La connesione di 7c che è diventata il mio riscaldo preferito

Alle volte i sogni non diventano realtà. Anzi togliete pur via "alle volte" e metteteci un "molto spesso". Qualunque livello verticale voi abbiate, se per voi l'arrampicata non è solamente uno svago come fare una passeggiata nel bosco, sapete bene che si torna più volte a casa con le mani vuote che con la "patacca". Così è finita pure la mia, seppur breve, avventura sulla via simbolo dell'alta difficoltà a Sezana. Sto parlando del "Trabajo del borracho extension", per ora la via più dura liberata nella caverna (grado 8c). Per chi non la conoscesse la linea parte circa 5 metri a destra di "Onda Anomala". La prima parte, gradata 8b+, l'avevo liberata nel 2010 e si fermava a circa metà parete. Dopo un primo tratto che varrà 7b/c si giunge ad un buon riposo, da dove le cose si fanno serie.

Qui il forte strapiombo si trasforma in un tetto, lungo circa 5 metri, che sembra tirato con il righello. Con 4 movimenti dinamici e molto atletici si supera la sezione chiave, poi bisogna restare lucidi per trascinarsi ad un onesto riposo.

Ancora un paio di moves non particolarmente ostici e con un lancione si giunge alla megaronchia da cui si moschetta la prima catena. Qui la parete strapiomba di meno, ma chiamarla placca sarebbe un insulto ai muri della Napo(leonica). Su questo riposo bisogna tornare nuovi, perchè subito le cose si fanno serie ed impegnative. Il muro torna a strapiombare parecchio (se non è un tetto ci manca poco) e la difficoltà va in crescendo fino a metà di questo allungamento. Andando per ordine si parte a bomba con una strana uscita da un piccolo tettino, facendo un dinamico da una tacca molto piccola (metà falange) ad una presona. Dopo qualche movimento su prese buone ma lontane si arriva ad una tacca sempre piccolina che bisogna strizzare per bene in modo da raggiungere una piccola ma più onesta spalla dalla quale si giunge ad una ronchia dove si può finalmente tirare il fiato. Questi ultimi tre movimenti sono il crux dell'allungamento. Da qui la via molla e sarà un 7b (da non sottovalutare) arrivare in catena.
Dal primo giro nel quale Sbisi mi aveva teleguidato ho avuto buonissime sensazioni. Infatti pochi giri più tardi cadevo già sul crux della parte alta.
Così, consultato il meteo che profetizzava l'arrivo dell'attuale tempo stramuffo, decisi che il penultimo week-end di settembre l'avrei speso tutto nella grotta nel tentativo di "encadenar" la mia king line per quest'estate. Così il venerdì (che per culo non lavoravo tutto il giorno) mi fiondo nella dolina con Ric. Il clima è già abbastanza muffo, ma niente di tragico. Dopo un primo giro a vuoto, dove scopro che una presina è bagnaticcia, il secondo va molto bene. Passo l'uscita dalla prima catena anche con la presa bagnata, arrivo al riposino prima del boulder e mi sento bello carico. Parto deciso, sento bene la prima tacchetta ma per un niente non blocco la spalla. La stanchezza si fa sentire e decido di salvare le forze per il giorno seguente. Sabato mi sveglio molto acciaccato. Della serie mi fa male tutto. Questa volta la falesia è piena di gente. Ai soliti locals Ciano, Talpa e Cab si aggiungono Alan e Davide più qualche ragazzo sloveno. Giungo in falesia per l'una con due amici di Padova che vogliono passare una due giorni nei nostri baratri. Essendo stanco decido di fare un'unica via di riscaldo, lasciando alla prima sezione del "Trabajo" il compito di finire il lavoro. Ad assicurarmi su quello che prevedo sarà il mio unico try sulla via è il Cab, che ultimamente mi ha portato molta fortuna (quando mi tiene lui chiudo sempre i tiri). Parto poco convinto viste le braccia distrutte. Come per magia passo bene la prima parte della via, e in buono stato arrivo al riposo della prima catena. Qui inizio a crederci, anche se noto che la tacchetta bastarda è ancora più bagnata. Ma sono qui, dopo un bel 8b+ e voglio giocarmela. Passo il primo filtro, decontraggo un attimo e poi parto in direzione del boulder. Dentro di me so che questa è l'ultima occasione di quest'anno per chiuderla (poi l'umido inzupperà tutta la grotta). Prendo una buona presa a forma di punta e con una bella chiusa mi accingo a raggiungere il riposino prima del blocco.
                                                          STOC!
Come un proiettile la presa che era nella mia mano sinistra si disintegra al suolo. Niente gloria per quest'anno.... Senza questa presa la via è inoltre diventata più dura, probabilmente anche 8c+. Non resta che levare i rinvii fissi. Avendo un termine temporale per chiudere questa via in pochi giri avevo dato il massimo e forse anche qualcosa di più. La delusione quindi è enorme, ma anche questo fa parte del gioco ed aiuta a migliorarsi.
Nel mentre Cianetto invece, dopo aver sistemato un due prese poco stabili e qualche spit che si girava, fa sua la seconda salita di "Vision Remain", via che conferma essere un 8a+ al limite con l'8b.
Il clima come previsto è peggiorato, quindi dopo una settimana di stop per recuperare le forze iniziano gli allenamenti! Dopo tanto tempo mi sono programmato un paio di mesi di lavoro belli intensi. Già ora dopo la prima settimana sono ko....speriamo di reggere(anche perché odio sempre di più la plastica!)!


P.S: tutte le foto sono state scattate dal mitico Riccardino Vella!  

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