giovedì 20 settembre 2012

Amilcar e la sua via "congeniale"

Chi conosce il buon vecchio "piccolo uomo dal grande braccio", per l'anagrafe Amilcar, ha ben presente il personaggio. Per chi invece non avesse ancora avuto il piacere di incontrarlo il modo migliore per descriverlo sarebbe "un pazzo che ama fare fatica" o "la potenza senza controllo". Questo basta a spiegare il perchè uno che è riuscito a chiudere "Sanjski par", 8c a Misja faccia per riscaldo dei 6b/6c in maniera talmente assurda da trasformarli in 7c e poi parta direttamente su vie di grado 8. Anzi spesso il riscaldamento viene completamente tralasciato. Fatta questa premessa martedì con l'animale che ho appena descritto e il suo "tutore" Riccardino Vella abbiamo fatto una toccata e fuga a Dark Point. Ognuno aveva suoi progetti da provare. Amilcar doveva chiudere i conti con "Sezana 31249" 8b, via che a suo dire gli era congeniale. Ciò corrisponde in parte alla realtà, se non fosse che il bravo orango (lo so Amilcar ha mille soprannomi) cadeva come un pero appena la via diventava più facile. Domenica è riuscito perfino a cadere sul banale tratto finale, lasciando letteralmente incredulo Ciano. Per fortuna questa volta (anche se con qualche brivido finale) le cose sono andate bene, e la via gli entra al primo colpo.

Anche il buon Ric dimostra di essere in forma, e al terzo giro chiude la boulderosa "Jungle Flash" 7c, andando poi vicinissimo a concatenare la stronzissima placca di "Cowboy Bebop" 7b+ tiratello.
Il sottoscritto invece si spara un ottimo tentativo sul "Trabajo del borracho extension" 8c.
                                 Il primo blocco del "Trabajo" foto by Riccardo Vella
Cado all'ultimo movimento duro dell'allungamento. Sono super motivato perchè ormai so che il prossimo giro potrebbe essere quello buono. Questa è la vera King Line di Dark Point. Un tetto lungo 40 metri se non di più che percorre tutta la falesia nel punto dov'è più alta. Per ora la via più bella e dura che abbia mai chiodato. Speriamo di chiudere in bellezza questa stagione nella cueva...

lunedì 17 settembre 2012

La miglior Lap Dance di tutta l'Istria!

                                Il muro iniziale di "Lap Dance" foto by Riccardo Vella
No, non ho iniziato a scrive di cose che riguardano il sudombelico. Qui si continua a scrivere di scalata (anche perchè credo che l'argomento sesso sia adeguatamente trattato da siti tematici quali xnxx, youporn, redtube, ecc).
E' da un paio di settimane che non scrivo nulla, ma di cose ne sono successe. Andando con ordine e partiamo dal "buco scuro" (oddio oggi so fare solo basse allusioni...qui finisce che mi censurano...) più amato dai triestini e non. Tra Sbisi, Ciano ed il sottoscritto c'è stato gran fermento nella produzione di nuove linee. La zona incriminata è quella del tettone centrale. Ciano ha chiodato una nuova linea tra il "Trabajo" e la sua "Fight the faida". Come al solito linea decisamente banale e poco strapiombante. In parallelo Sbisi ha piantato la catena e il primo spit (l'ultimo nella progressione arrampicatoria) per l'uscita definitiva della linea che avevo chiodato ad inizio estate. Io ho finito il lavoro e incuriosito dalle visioni propositive di Sbisi ho chiodato anche la diretta. Insomma tre vie totalmente nuove e ancora da liberare, a cui però si aggiunge una logica connessione che parte dalla vicina "Two shoes" per poi appunto girare a sinistra verso l'ultima nuova nata. La via è nei dintorni del 7b+/c, è stata liberata da Sbisi e poi salita al primo giro dal sottoscritto (e forse tra le due salite c'è anche quella di Ciano). Propongo come nome "Bastardi senza gloria" in onore di quei tre pirlacchioni che si sono sbattuti per aprire il 90% delle vie a Dark Point (e che hanno messo gli spit su questa connessione), senza ricevere gloria alcuna ma anzi spesso il contrario (visto che c'è perfino qualcuno che si è preso ingiustamente la paternità della falesia, che molti soprattutto oltreconfine chiamano la falesia Skedenj non si sa perchè, che qualcuno si prende la libertà di spostare gli spit di vie non aperte da lui, ecc).
La diretta invece è decisamente su di un altro piano.... dopo un primo tratto non molto impegnativo si giunge al tettone. Qui le prese ci sono, ma sono piccole e molto distanti. Facendoci due giri sono riuscito a fare tutti i singoli tranne due movimenti: il primo subito dopo l'ingresso nel tettone, il secondo in uscita. Se per quest'ultimo ci metto la mano sul fuoco che sia fattibile, sul primo non sono altrettanto sicuro (almeno per le mie capacità). Questo consiste, dopo un già difficile ingresso in tetto, in un dinamico da rovescio a rovescio. Questo singolo non mi è riuscito, e non ci vedo ancora chiaramente la luce. Il "bello" è che da qui bisogna fare ancora cinque movimenti di mano prima di arrivare ad una presa dove si riesce a smagnesare. Sono abbastanza sicuro che questa via non varrà meno di 8c duro visto che il grado della via viene fuori in 5 metri di tetto. Insomma il potenziale della dolina non è (come credevo fino a poco tempo fa) ancora esaurito.
Ma non mi piace stare sempre rintanato in quella grotta, infatti molto spesso nei week-end migro a Buzet, nella ombreggiata falesia di Izvor Mirne.
Come ho già avuto modo di scrivere questa falesia è molto bella, ricca di canne, alta anche più di 30 metri e situata in una bellissima valle che a tratti diventa una vera e propria forra. Un piccolo paradiso dove si può stare in pace con il mondo. Nel week-end appena trascorso vi ho fatto una bella due giorni. Il Sabato siamo scesi in massa. Sbisi, Ric e la sua amica Veronica, Cedo, il Polo con Gigi Billoro e un'altra coppia più i soliti sloveni e croati che anche loro alternano in estate questa falesia a Dark Point. In questa giornata la gloria se la porta a casa Ric (assieme ad una fiasca da litro di rosso) che sale il suo primo 7b a vista e va vicino a fare pure la classica "Befana" 7b/c. Per gli altri soltanto legne e dita spellate. Personalmente raccolgo però delle buone sensazioni su "Lap Dance", l'8b chiodato dal Polo. Questa via lunga più di 30 metri consiste in uno strapiombo iniziale di 15/20 metri che vale circa 7c e alterna sequenze su liste ad altre su canne. Infine si giunge ad un riposo molto buono con incastro di ginocchio che permette di recuperare alla grande prima dello strapiombo finale che fa cambiare marcia alla via. Questa sezione inizialmente molto dura è stata "decriptata" da Cedo che ha scovato un ottimo sistema con incastro di ginocchio. Alla fine si esce in leggero strapiombo, facile ma da non trascurare viste le prese delicate.
Il giorno seguente cambio gruppo e a scendere in Istria ci sono i Negovetti e la Staffo family. Le condizioni sono migliori rispetto a sabato, non ottimali ma più che decenti. Così dopo due stupendi 7b/+ parto cattivo sull'8b e magia, arrivo in catena sorpreso. Sono orgoglioso perchè il valore aggiunto di questa salita sono i complimenti di Staffo che mi faceva sicura "bravo Stefano, hai scalato proprio bene".
Anche Stefanin Negovetti porta a casa una bella salita con "Frenkie goes to Hollywood", il 7c più ostico della parete. Anche questa una bella via lunga che mischia sezioni su canne ad altre su presine più piccole.
L'unica nota negativa del week-end è la scoperta di come è stata mal gestita l'apertura di nuovi itinerari nel settore Sud di Izvor Mirne (qui trovate il video fatto da dei ragazzi croati su un 7c+ chiodato dal Polo) da parte di certi ragazzi croati. Questa parete l'avevamo disboscata (alla base c'era una giungla) e chiodata inizialmente io e Andrea Polo, seguiti poi dai soliti Sbisi e Cedo. Chi è venuto dopo di noi evidentemente non ha l'occhio e nemmeno il livello per chiodare. Se il livello può essere trascurato (Cedo ha chiodato più di qualche via molto dura avendo "solo" l'8a al tempo), l'occhio di scovare belle vie è indispensabile. Infatti basta dare uno sguardo alle nuove linee ed avere un minimo di esperienza per gridare allo scempio verticale. Non c'è una via che segua una traiettoria più o meno lineare, anzi certe vie vanno proprio a zig zag. Il bello è che non ci è chiaro il motivo, perchè se andando così a caso per la parete seguendo solo le prese più buone ed evidenti vengono fuori dei brutti 6b chiodando con criterio il grado non sarebbe lievitato per nulla (in certi casi) o di poco (sinceramente è già tanto se sarebbero saltati fuori dei 7b). Un vero peccato.

domenica 2 settembre 2012

E alla fine si riparte dal via

Che fine settimana ragazzi! Lasciamo stare le realizzazioni (che non sono mancate), quello che mi rende veramente felice del week-end appena trascorso sono i luoghi e le persone che lo hanno animato. Andando per ordine tutto inizia il venerdì sera. Sento il mitico Andrea Polo, il "my friend" con il quale ho condiviso mille avventure verticali. E' da quando ho ripreso a scalare che, per un motivo o per un altro, non siamo riusciti a fare una giornata in falesia assieme. Visto il clima sulla carta favorevole decidiamo di andare a spellarci le dita dalle parti di Buzet. Pandora e Izvor Mirne sono le destinazioni papabili. Arriva il sabato mattina. Il Polo parcheggia sotto casa mia, monta nel golf e via si parte. Dopo le prime cazzate di rito lui viene fuori con la proposta indecente " e se andassimo a M#####a?". Il super mega iper secret spot (a breve farò un post dedicato su quest'argomento) in zona Fiume è una falesia prettamente da autunno-inverno-primavera. Ma il clima è buono e allora why not! Sono secoli che non ci vado, e i ricordi di questa magnifica fetta d'Istria sono ancora vivi e mi fanno sbavare al solo pensiero. Come diceva Al Pacino in Scarface "This is paradise!". Arrivati nei pressi della falesia il meteo ci fa impensierire. Cielo grigio, la Bora che soffiava a Trieste stranamente non soffia qui e la pioggia appena passata dev'essere stata copiosa (e quindi può aver bagnato le canne). Inoltre l'umido con questa roccia che letteralmente morde..... saran dolori! Come se non bastasse scendendo l'impestato sentiero il ginocchio della gamba bionica mi fa un male cane. Partiamo easy sul 6c. Cacchio se il buon Staffo l'ha chiodata lunga: è un viaggio mistico! Finiti i riscaldi si parte per qualcosa di più "serio". Il Polo conferma che le condizioni non sono al top bestemiando sul suo ultimo "red ribbon" project. Io teleguidato ma ancora freddo mi fermo andando in catena di un bel 8a, "Total Extreme". Che bel tiro di pura continuità con il duro in cima. Al secondo giro le braccia più calde trottellano bene e arrivo nuovamente sull'uscita. Qui inaspettatamente disgaggio un buonissimo appoggio mentre faccio un movimento. Per culo riesco a stare su e stringendo i denti moschetto la catena. Nice! Purtroppo la pelle è ormai ko e non resta che impacchettare la roba.
I programmi per Domenica parlano ancora croato ma il risveglio è traumatico. Neanche la cremuccia climbon fa miracoli e la pelle latita. Così sento Sbisi e mi unisco alla ciurma che va a Dark point, posto decisamente meno esigente per la pelle. Nella cueva c'è una folla da grandi occasioni. Sbisi parte alla grande e libera la via di Luka Fonda nel tettone centrale. Si chiama "Vision remain" e si colloca nei dintorni dell'8a+. Poco dopo One chiude i conti con l'ormai classica "Fight the faida", l'8b del Frezzolini che nel frattempo sta chiodando una nuova linea "quasi appoggiata". E' stato motivante vedere Andrea chiudere questa via mettendoci veramente grinta. Così ispirato anche se stanchissimo riesco a trascinarmi in catena di "Sezana 31242". Questa via di 8b è stata uno dei motivi per cui 2 anni fa ho smesso di scalare. L'avevo quasi liberata, quasi perchè la prima parte facile era sempre bagnata e mi impediva di arrivare sulla parte dura con i piedi asciutti. Quindi posso dire di aver in parte chiuso un ciclo, e ora posso ripartire dal via! Il resto della giornata l'abbiamo speso a piantare spit su nuove vie e a sistemare i vecchi project. La birra in clapa a fine giornata è stata particolarmente gustosa questa volta!
P.S: sorry niente foto ne video oggi....