domenica 2 settembre 2012

E alla fine si riparte dal via

Che fine settimana ragazzi! Lasciamo stare le realizzazioni (che non sono mancate), quello che mi rende veramente felice del week-end appena trascorso sono i luoghi e le persone che lo hanno animato. Andando per ordine tutto inizia il venerdì sera. Sento il mitico Andrea Polo, il "my friend" con il quale ho condiviso mille avventure verticali. E' da quando ho ripreso a scalare che, per un motivo o per un altro, non siamo riusciti a fare una giornata in falesia assieme. Visto il clima sulla carta favorevole decidiamo di andare a spellarci le dita dalle parti di Buzet. Pandora e Izvor Mirne sono le destinazioni papabili. Arriva il sabato mattina. Il Polo parcheggia sotto casa mia, monta nel golf e via si parte. Dopo le prime cazzate di rito lui viene fuori con la proposta indecente " e se andassimo a M#####a?". Il super mega iper secret spot (a breve farò un post dedicato su quest'argomento) in zona Fiume è una falesia prettamente da autunno-inverno-primavera. Ma il clima è buono e allora why not! Sono secoli che non ci vado, e i ricordi di questa magnifica fetta d'Istria sono ancora vivi e mi fanno sbavare al solo pensiero. Come diceva Al Pacino in Scarface "This is paradise!". Arrivati nei pressi della falesia il meteo ci fa impensierire. Cielo grigio, la Bora che soffiava a Trieste stranamente non soffia qui e la pioggia appena passata dev'essere stata copiosa (e quindi può aver bagnato le canne). Inoltre l'umido con questa roccia che letteralmente morde..... saran dolori! Come se non bastasse scendendo l'impestato sentiero il ginocchio della gamba bionica mi fa un male cane. Partiamo easy sul 6c. Cacchio se il buon Staffo l'ha chiodata lunga: è un viaggio mistico! Finiti i riscaldi si parte per qualcosa di più "serio". Il Polo conferma che le condizioni non sono al top bestemiando sul suo ultimo "red ribbon" project. Io teleguidato ma ancora freddo mi fermo andando in catena di un bel 8a, "Total Extreme". Che bel tiro di pura continuità con il duro in cima. Al secondo giro le braccia più calde trottellano bene e arrivo nuovamente sull'uscita. Qui inaspettatamente disgaggio un buonissimo appoggio mentre faccio un movimento. Per culo riesco a stare su e stringendo i denti moschetto la catena. Nice! Purtroppo la pelle è ormai ko e non resta che impacchettare la roba.
I programmi per Domenica parlano ancora croato ma il risveglio è traumatico. Neanche la cremuccia climbon fa miracoli e la pelle latita. Così sento Sbisi e mi unisco alla ciurma che va a Dark point, posto decisamente meno esigente per la pelle. Nella cueva c'è una folla da grandi occasioni. Sbisi parte alla grande e libera la via di Luka Fonda nel tettone centrale. Si chiama "Vision remain" e si colloca nei dintorni dell'8a+. Poco dopo One chiude i conti con l'ormai classica "Fight the faida", l'8b del Frezzolini che nel frattempo sta chiodando una nuova linea "quasi appoggiata". E' stato motivante vedere Andrea chiudere questa via mettendoci veramente grinta. Così ispirato anche se stanchissimo riesco a trascinarmi in catena di "Sezana 31242". Questa via di 8b è stata uno dei motivi per cui 2 anni fa ho smesso di scalare. L'avevo quasi liberata, quasi perchè la prima parte facile era sempre bagnata e mi impediva di arrivare sulla parte dura con i piedi asciutti. Quindi posso dire di aver in parte chiuso un ciclo, e ora posso ripartire dal via! Il resto della giornata l'abbiamo speso a piantare spit su nuove vie e a sistemare i vecchi project. La birra in clapa a fine giornata è stata particolarmente gustosa questa volta!
P.S: sorry niente foto ne video oggi....

2 commenti:

  1. Bravo Stefano, sei forte!!! Questo blog lo trovo una bella idea e lo seguo con interesse! Sono contento che tu abbia ricominciato a scalare!!!
    F. Franz

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