martedì 28 agosto 2012

Una road trip da più di 3000 km! Parte 2

Nel precedente post eravamo arrivati alla Balme de Yenne, o meglio alla nostra partenza in direzione Garda. Nel viaggio ho tempo di riflettere sulle settimane appena trascorse, sulla delusione ricevuta arrivati a Yenne e sulla voglia di non voler tornare a casa con questo amaro in bocca. Così davanti allo squallido grigiore dell'interland milanese mi viene un'idea: e se andassimo in Zillertal? Sharon viene inizialmente tramortita da questa idea, ma poi cede. Rimandiamo la decisione definitiva all'indomani, e dopo aver percorso la panoramica statale del Garda occidentale giungiamo ad Arco per passare la notte.  Il giorno dopo telefono al boss per sapere il programma per la settimana che verrà. Con grande felicità ricevo l'ok per star via fino al prossimo week-end viste le previsioni che promettono un clima tremendamente bollente e non consono al lavoro sui tetti e co. Grazie caldo torrido che infesti Trieste, per una volta mi hai fatto un regalo!
Così felice mi reco in centro a fare l'irrinunciabile giro per i negozi, anche perchè in Zillertal non ci sono mai stato e mi serve la guida. Guida che non si trova ma per fortuna al Vertical c'è il buon Alessandro "Gandalf" Gandolfo che mi da le coordinate di massima per raggiungere lo spot. Inoltre apprendo che i mie compaesani Sbisi, One e Nallan assieme alle fanciulle Laz e Laura sono nella vicina val Daone a sboulderare. Perchè non passare a trovarli? Così dopo un tuffo a Riva e qualche sbaglio di strada con conseguenti crisi di coppia risolte quando si torna verso la presunta retta via giungiamo a destinazione.
E' sempre bello rivedere gli amicici, ed è ancora più bello sboulderare assieme. Così il giorno seguente si aprono le danze sul bel granito a grana perfetta della valle. Questa è la mia secondo volta in Daone in 4-5 anni. La prima volta non esisteva neanche la guida. Già allora mi aveva colpito il posto, ora può tranquillamente lottare per essere il top spot nazionale! Dopo un furioso riscaldo ci fiondiamo al riparo dal sole sullo strapiombo di "The King". I miei amici marciano subito bene, con Sbisi che subito spara un due tentativi che si spengono solo sugli ultimi moves del lungo blocco di 7c+. Io al contrario sono diventato un disel e dopo qualche pessimo start faccio pure io dei buoni link. Ecco il video:

Nel pomeriggio il gruppo si divide, chi a scalare, chi a passeggiare e chi a cazzeggiare. Io e Sbisi andiamo a provare un blocco del "Gandalf"proposto 7b+ ma ancora non ripetuto. La storia puzza. Dopo esserci persi in 10 mq di bosco troviamo il sasso. Per essere bello è bello, ma è anche decisamente duro. Il chiave è in 2 movimenti. Io su questi non mi muovo e mi sento anche abbastanza ko, tanto che ischio di far fuori un gomito. Sbisi invece si contorce bene ed è a suo agio nel fare questi movimenti molto compressi. Infatti dopo qualche tentativo il blocco cede e la prima ripetizione è sua. Decisamente più 7c che 7b+....
La giornata finisce con la cena attorno al fuoco.
L'indomani salutiamo il gruppo di "triesticoli" che si appresta a fare gli ultimi blocchi prima del rientro in patria. Per fortuna Giulia Laz ci da qualche dritta stradale e non in vista del viaggio in Zillertal. Viaggio che procede bene e nel tardo pomeriggio siamo a Myrofen, la cittadina-campo base per le attività verticali nella valle austriaca. Dopo un ulteriore giorno di riposo passato tra la piscina del campeggio e le vie del centro siamo pronti per la nostra prima giornata verticale. Purtroppo però il meteo non è clemente e la notte è decisamente piovosa! L'indomani il tempo è buono, caldo-umido ma almeno non piove. Purtroppo il diluvio notturno ha bagnato molti dei sassi-pareti di gneiss sui quali si scala. Ciò ci fa finire su una delle poche pareti praticabili, che però non ci entusiasma per nulla.

Brutta roccia anche marcia in certi tratti, vie spittate con i piedi e clima orribile.

Il primo giorno vede più ombre che luci.
Il giorno dopo decido di dare una seconda chance al posto. Ci rechiamo ad una falesia chiamata Bergstation. Me ne hanno parlato bene, unico problema si cammina per 30 min su di un sentiero tosto. Purtroppo anche questo muro risente delle piogge che puntuali come un orologio svizzero cadono la notte. Per fortuna più di qualche via viene salvata dalle colate d'acqua che scendono dalla cima della falesia. Così finalmente scaliamo su belle vie.

Sha chiude un 6a+ al secondo giro, mangiandosi il flash per uno stupido piede che scivola vicino alla catena. Io prendo un bastone su un presunto 7c (che poi risulta in verità essere un solido 8a stronzo, maledetta guida che non si capisce niente di te!) di placca per poi spararmi due giri su un bel 8a+ intenso, "Little Sister" il primo bel tiro che provo in Zillertal. Purtroppo il caldo/umido è troppo soffocante per me e le prese di questo muro leggermente strapiombante mi sfuggono come saponette bagnate. Sconfitto ma contento. Scendendo verso il campeggio ci fermiamo a vedere un sasso strapiombante sul fiume chiamato Bachhexe. Le vie non sembrano male, anzi mi ispirano proprio. Se ci sarà tempo vorei darci un due colpi. Mangiamo leggeri perchè domani si fa boulder!

Ci si sveglia grintosi e dopo aver smontato il campo base (la prossima notte sarà l'ultima prima del rientro ed il tempo non sarà dei migliori, quindi meglio dormire in auto) andiamo verso Zillergrund. Grazie ad una coppia di tedeschi troviamo subito i blocchi. Questo settore è una grande frana stile Magic Wood, con il muschio che fa da moquete ovunque! Con mio stupore sembrerebbe che oggi mi tenga, e chiudo velocemente qualche 6c e 7a. Provo anche un 7c, partenza da seduto di uno di questi warm up. Alla fine lo chiudo (anche se in uno dei tentativi buoni lanciando al bordo Sharon prende paura e mi tira giù dalla sbandierata tirandomi per i pantaloni denudandomi!), ma non capisco se sono partito nel modo giusto o ho rubato mezzo movimento. Pazienza non sono qui per fare curriculum ma per divertirmi ed il blocco così è proprio bello. Ma la prestazione della giornata è di Sha che chiude in pochi giri il suo primo 6b di blocco! Il tempo peggiora e onde evitare di vagare nel bosco sotto il diluvio torniamo all'auto. La pioggia inizia a scendere, non fortissima ma per il bouldering non c'è più speranza. Allora mi torna in mente Bachhexe, con il suo tetto al riparo dalla pioggia.

Arriviamo che sono le 7, ho ancora un'oretta di luce. Decido di provare l'8a+ che da il nome alla falesia, in quanto segue la linea più bella e logica. Sono molto propositivo e motivato per un tentativo a vista. Parto e divertendomi alla grande su questo tettone arrivo bene e velocemente all'ultimo rinvio, dove era palese ci fosse il boulder. Tiro due verticali non molto buoni, punto il piede sul niente, unico posto dove si può provare a spingere con il piede destro, provo ad impostare il movimento dopo ma plunf, il piede parte. Il penultimo movimento non è per niente facile a causa della mancanza di piedi. Stanco, spellato e con il buio che incombe parto in velocità per il second go ma le braccia sono cotte e cado nuovamente a questo movimento. Spero nell'indomani in braccia più fresche ma il diluvio che scende la notte e la mattina non lascia scampo nemmeno a questo sasso. Che delusione!
Si torna quindi a casa, con poche "patacche" da segnare ma con molte belle esperienze che di sicuro vale la pena ricordare.

3 commenti:

  1. Quando si finisce a scalare su King e Queen vuol dire che si è rimasti preda del tipico clima secco daonese...

    In Ziller in che settori siete stati???

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  2. ah ah ah che ridere il video, bravo vecchio!!!
    ONE

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  3. Grazie One, purtroppo Sha millantava de gaver fatto tante riprese ma in verità ne ga fatte poche e certe anche mosse o con frasche davanti... quindi poco material.
    @Franz in Zillertal siamo stati, circa in ordine cronologico, a Monkey Island, Jugger qualcosa, Bergstation, Zillergrund e Bachhexe. Il primo lo sconsiglio vivamente perchè è sempre bagnaticcio il sasso con le vie belle e le altre pareti non meritano (vedi la foto con la pittura rupestre in Mg), Jugger qualcosa un settore così così mentre per gli altri pollice in su.

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