sabato 14 luglio 2012

Fight the work!

Per chi non lo sapesse faccio parte della categoria dei cordisti, ciò quelli che per lavoro fanno i manovali e muratori appesi sulle facciate o in bilico sui tetti. E’ un bel lavoro, ma come tutte le cose c’è anche il rovescio della medaglia. Per un climber i principali malus sono 1) il fatto che è un lavoro di fatica (e vi assicuro che quando ci si allena la sera pensare che il giorno dopo bisogna lavorare con il fisico finito  non è per niente motivane) 2) avere a che fare con corde, moschettoni e bloccanti ogni santo giorno logora i nervi (tutte quelle piccole scocciature come fare su la corda, nodi che rompono le scatole o bloccanti fastidiosi alla lunga fanno saltare i nervi anche i più zen, soprattutto d’estate). Ma se c’è la passione chiunque manda a quel paese la fatica per fare ciò che più ama. Ho notato che questo modo di porsi mi ha aiutato molto a migliorare ultimamente. Domani sarò un’ameba? Pazienza, almeno ho scalato. Proprio con questa mentalità giovedì scorso mi sono trascinato a Dark Point, sedotto dalle parole che millantavano grip delle young guns triestine ADM (Alberto Dal Maso) e Bacerino (Luca Bacer, il fratellino della Sara). I due “boccia” erano in falesia dalle 11, io stacco dal lavoro alle 16:30 e rischiando la vita più volte alle 17:00 li raggiungo (quando per gradire, dopo aver sparato le cartucce buone su “Sex and candy” 8a+, si scannano facendo ripetute sui tiri più “facili”). Sono super motivato perché finalmente la via che voglio fare è nuovamente asciutta. Sto parlando di “FIght the faida”, 8b chiodato (e liberato?) dal sindaco del Baratro nonché assessore all’urbanistica di Dark Point Ciano (Frezzolini). La via in questione è esaltante! L’80% è in puro tetto con movimenti da manuale del plafond. Si parte con uno strapiombo non banale che porta al sopracitato tetto. Da qui le cose si fanno serie con un super lancio/monotrazione da una lista tridio ad una zanca con i talloni che quasi vanno a sbattere sopra la testa dal tanto sbandierare. Da qui inizia un’altra sequenza intensa ed altrettanto bella con tallonaggi e belle chiuse fino all’ennesima vasca. Da qui parte il crux finale che fino a poco tempo fa consisteva in una chiusa da tacca a tacca e poi c’era la zanca. C’era perché poi è arrivato Stefano ed ha deciso ti tirarsela in pancia e di lasciare al suo posto una tacchetta da prima falange. Insomma da un singolo intenso siamo giunti ad una sequenza intensa. Dal terzo giro cadevo come un pero troppo maturo su questa sequenza finale. Inoltre non riuscivo a provare la via quando volevo perché ultimamente la falesia si bagnava molto spesso a causa dello Scirocco. Per Questo mercoledì ero così motivato.
                                                       purtroppo non ho foto su "Fight" e quindi 
                                                                         meglio di niente c'è la foto di archivio su 
                                                                         "El Trabajo del borracho"....my baby!

Ormai la via era metabolizzata più che a sufficienza. Bisognava “solo” chiuderla. Riscaldo veloce e furioso sui due must di 7b/c “Naziskin” e “Roam” e poi si parte. Le premesse non sono delle migliori in quanto già sto per cadere poco prima di raggiungere il tetto a causa di una presa umida. Le brutte sensazioni continuano nell’ingresso sul tetto. La tacca tridito mi scappa e chiudo per un pelo il lancione. Da lì in poi la musica nelle mie braccia cambia, e stranamente in meglio! Mi sento fresco, le braccia vanno da dio e velocemente arrivo al riposo prima della sequenza finale. Purtroppo la zanca dove si riposa è umida, ma non fa niente. Dentro di me sento che è la volta buona e uno dopo l’altro eseguo i movimenti fino alle ultime zanche. Qui si riposa alla grande e l’unico ostacolo è un lancetto per andare in catena. Guardo ADM che mi fa sicura e gli dico “se qui cado sparatemi!”. Con un po’ di strizza lancio, prendo la presa….. è fatta!!!
Levando i rinvii penso già al prossimo obiettivo e a quanto valga la pena fare la trottola tra lavoro e scalata. Ne vale troppo la pena!

P.S: la via anche se più dura rispetto a prima che si rompesse la zanca a mio avviso rimane sempre sul 8b, consigliatissimo a chiunque possa anche solo provare a farne i singoli. MERITA! Complimentoni all’equipador!

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